REFERENDUM COSTITUZIONALE

25-26 giugno 2006

 

 

 

QUANDO SI VOTA

Le operazioni di scrutinio avranno inizio lunedì 26 giugno, subito dopo la chiusura della votazione e l´accertamento del numero dei votanti.

 

 

PER COSA SI VOTA?

In data 28 aprile 2006, il Presidente della Repubblica ha indetto il Referendum  confermativo per l’approvazione del testo di Legge Costituzionale relativo alle “Modifiche alla Parte II della Costituzione”, approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005.

Il quesito referendario è il seguente:

“Approvate il testo della legge costituzionale concernente Modifiche alla parte II della Costituzione approvato dal Parlamento e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.269 del 18 novembre 2005?”

 

La legge di modifica costituzionale, oggetto dell’attuale referendum, interessa circa cinquanta articoli della Costituzione, riguardanti principalmente: il trasferimento di alcune competenze alle Regioni (artt.117, 118, 127)), il Parlamento (Camera e Senato Federale artt. 56, 57, 58, 59), la formazione delle leggi (art. 70), il Presidente della Repubblica (artt. 83, 84, 87, 88, 92), il Primo Ministro (art. 94,95), la Corte Costituzionale (art.135), il Consiglio Superiore della Magistratura (art.104), Roma Capitale (art.114), i Referendum costituzionali (art.138).

 

Con questo referendum confermativo, previsto dall’art.138 della Costituzione, il cittadino, votando SI, esprime la volontà di confermare la legge di riforma costituzionale, votando NO intende non confermare la legge già approvata dal Parlamento e mantenere l’impianto costituzionale esistente. Qualora approvata la riforma costituzionale in parola entrerà in vigore gradualmente attraverso un’articolata fase transitoria. 

La consultazione referendaria è valida qualunque sia il numero dei votanti.

Attraverso il referendum abrogativo si decide se abrogare o meno una legge mentre con il referendum confermativo il popolo decide se confermare o meno una legge di riforma costituzionale già approvata dal Parlamento, ma senza la maggioranza qualificata dei due terzi.

 

COME SI VOTA

Sul territorio nazionale
All´elettore sarà consegnata una scheda di colore arancione.
Ciascun elettore ha diritto di esprimere il voto tracciando, con la matita copiativa, un segno sul riquadro corrispondente alla risposta da lui prescelta (“si” o “no”).

Voto per corrispondenza degli italiani residenti all´estero
I cittadini italiani residenti all´estero ricevono a casa un plico con la scheda, salvo che abbiano esercitato l´opzione per votare in Italia oppure risiedano in stati con i cui governi non sia stato possibile raggiungere le necessarie intese o la cui situazione politica o sociale non garantisca l´esercizio del diritto di voto per corrispondenza.
In occasione di questo referendum costituzionale, votano per corrispondenza anche determinate categorie di cittadini temporaneamente all´estero per motivi di servizio o missioni internazionali, salvo che abbiano esercitato l´opzione per votare in Italia.
Il voto postale sarà scrutinato in Italia da appositi seggi costituiti dall´Ufficio Centrale per la Circoscrizione Estero della Corte d´Appello di Roma; lo spoglio avrà inizio, come per le schede votate nel territorio nazionale, alle ore 15 del lunedì.

 

 

LA TESSERA ELETTORALE

Gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale.
Chi avesse smarrito la propria tessera potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti nei cinque giorni antecedenti l´elezione (vale a dire da martedì a sabato), dalle ore 9 alle ore 19, mentre domenica e lunedì, giorni della votazione, saranno aperti per tutta la durata delle operazioni di voto.