Descrizione estesa
A realizzare il “Dolcione” dai singoli Bignè, alle creme, all'intera struttura sono i volontari dell'Ente Carnevale e i maestri pasticceri, esponenti di una lunga tradizione orentanese. D'altronde la tradizione della pasticceria, da quasi un secolo, si lega profondamente a Orentano.
Una tradizione nata per un'esigenza lavorativa, che portò, tra le due guerre e poi nel secondo dopoguerra, i primi orentanesi a Roma, dove trovarono lavoro come garzoni delle pasticcerie cittadine, imparando con il tempo i segreti di un'attività artigiana e diventando loro stessi proprietari di molte fiorenti pasticcerie della Capitale.
A un certo punto i pasticceri romani, ma di origine orentanese, arrivarono ad essere più di 300. Motivo questo che spesso ha portato Orentano a essere identificata con la pasticceria e in particolare con i bignè. Poi 38 anni fa nacque il primo “Dolcione”, un po' più giovane della “festa del Bignè” che nel 2025 compie 55 anni. Infatti proprio nel 1968, durante l'estate di quell'anno gli orentanesi pasticceri che rientravano per le vacanze a Orentano dettero vita alla “festa del Bignè” creando i dolci con le loro competenze professionali.
L'agosto Orentanese che non si limita alla sfilata del Dolcione, fissata per il 17 agosto, comincia il 10 agosto con una serie di eventi civili e religiosi. Il primo appuntamento è la sera del 10 in occasione di San Lorenzo, santo patrono di Orentano, quando si svolgerà la processione religiosa, la funzione comincia con i Vespri alle 21 e dopo seguirà il corteo la processione.
Lunedì 11 agosto invece in piazza Matteotti si svolgerà il concerto di San Lorenzo con le musiche della filarmonica Leone Lotti.
Sempre lunedì 11 dalle 21,30 si svolgerà anche il torneo di burraco.
Martedì 12, sempre in piazza Matteotti alle 21,30 ci sarà una serata di musica italiana e straniera dedicata ai più famosi successi, dagli anni '70 ai più vicini anni 2000, alle 23 è prevista la tombola di Beneficenza e seguiranno i fuochi d'Artificio.
Mercoledì 13 agosto sempre in piazza Matteotti si tornerà a ballare con la musica degli anni '80 e '90 con i “Maghi delle S”.
Giovedì 14 alle 21 verrà celebrata la messa “al Chiesino” di corte Carletti e a seguire si svolgerà la processione con la statua della Madonna.
Sabato 16 si torna in piazza Matteotti per ballare dalle 21,30 con la musica di Ringo Dj.
Domenica 17 prima della sfilata del Dolcione, quando in paese è atteso l'arrivo di varie autorità oltre ai rappresentati dell'amministrazione comunale, alle 21,30 in piazza Matteotti sarà ancora l'occasione di fare musica con il gruppo G&G live, per proseguire alle 23 con la tombola di beneficenza e concludere con la sfilata del Dolcione e il saluto delle autorità.
Una festa quella del Dolcione e più in generale dell'agosto Orentanese che insieme al Carnevale incarna l'identità del paese di Orentano e della sua comunità per vari motivi come spiega l'assessore alle associazioni Nicola Sgueo.
“Questa è un'iniziativa che fa parte dell'identità degli orentanesi. Nata nel 1987 grazie a un'idea di Ivo Stefanelli, la festa è andata sempre più assumendo importanza, diventando un riferimento non solo per la frazione di Orentano ma anche per le zone limitrofe.
L'estate Orentanese solitamente era e in parte lo è ancora oggi, caratterizzata dal fatto che chi era andato a Roma per lavoro, spesso diventando pasticcere, tornava nel Paese di origine per le ferie. Oggi a tornare sono alcuni dei discendenti di quegli orentanesi, che andando a Roma e che erano diventati in gran parte maestri Pasticceri. Quindi non è difficile capire che la realizzazione di un grande struttura fatta di bignè, diventa un sorta di omaggio al lavoro, ma sopratutto al paese di origine e alla fine la festa del Dolcione è diventata un evento che scandisce la vita della frazione. Questa manifestazione quindi da un lato è un momento di festa, ma in realtà rappresenta una parte della nostra identità culturale e del lavoro degli orentanesi, in modo anche per rinsaldare i rapporti tra chi è rimasto nel paese e chi invece è andato a lavorare fuori. Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che da anni rendono possibile la realizzazione della festa e del “Dolcione” parte integrante dell'estate orentanese”.
“L'agosto Orentanese e la festa del Bignè – dice il presidente dell'Ente Carnevale, Maurizio Ficini - è una tradizione profondamente radicata nella nostra tradizione, che cerchiamo di portare avanti. Una tradizione importante che però negli ultimi anni si sta un po' perdendo, sicuramente perché si è assottigliato il legame tra i discendenti di quegli orentanesi partiti dal paese per andare a cercare lavoro e la comunità di origine. Ecco noi cerchiamo di tenere viva questa tradizione con i volontari dell'Ente carnevale e gli ultimi pasticceri nati a Orentano, ma poi migrati a Roma. E' importante a nostro avviso è mantenere vivo questo elemento di identità della comunità. Alla fine sono molti anni che si fa la festa del Bignè che è nata nel 1968. L'apporto dell'Ente Carnevale è importante, perché noi che siamo abituati a costruire carri di Carnevale, forniamo le strutture su cui poi vengono montati i bignè per arrivare alla costruzione di questi dolci monumentali che la sera del 17 agosto sfilano per il Paese. In passato abbiamo realizzato “dolci” dedicati ai monumenti italiani o a eventi sportivi importanti. Questa è la seconda volta che il soggetto della realizzazione è pisano, infatti già anni fa si realizzò la Torre di Pisa e quest'anno, visti i recenti successi sportivi abbiamo voluto dedicarlo alla prima squadra del Pisa che è tornata in serie A. Sempre pensando alla provincia di Pisa celebrammo anche la Vespa di Pontedera, con un dolce monumentale dedicato al famoso scooter”.