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Intitolazione di nuove strade a Nilde Iotti e Tina Anselmi

nuova strada nilde iotti

Presentato il percorso di toponomastica femminile che il Comune di Castelfranco di Sotto ha intenzione di portare avanti

Data di Pubblicazione

04 dicembre 2023

Tipologia

News

Descrizione estesa

Solo 7 strade in tutto il comune di Castelfranco di Sotto sono intitolate a figure femminili. Su un totale di 257 strade in cui ben 108 hanno invece il nome di un uomo. Sono numeri che rispecchiano a pieno la media nazionale, ma rappresentano una mancanza che va colmata.

nuova strada tina anselmi

È appunto per agire concretamente rispetto a questo gap che l’Amministrazione Comunale ha avviato un percorso di toponomastica femminile e da ora in poi le prossime nuove strade, piazze o rotonde saranno intitolate a figure femminili che hanno segnato per diversi motivi la nostra storia.

È con questa convinzione che venerdì 1° dicembre 2023 due nuove strade, nella zona del supermercato MD, sono state intitolate a Nilde Iotti e Tina Anselmi. L’importanza di queste due donne è stata ricordata alla presenza del sindaco Gabriele Toti, dell’assessora Bonciolini, delle rappresentanti di Soroptimist International Italia Club Valdarno Inferiore, dei Carabinieri di Castelfranco, di varie associazioni del territorio.

Tina Anselmi (1927-2016), politica e partigiana italiana, è stata la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana. Nilde Iotti (1920-1999), anche lei politica e partigiana italiana, fu la prima donna nella storia dell'Italia repubblicana a ricoprire la terza carica dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati, incarico che detenne dal 1979 al 1992, diventando la presidente della Camera rimasta in carica più a lungo in assoluto nella storia della Repubblica Italiana, per ben 12 anni e 307 giorni.

Iotti e Anselmi hanno vissuto la loro scelta di vita politica con lo stesso impegno, la stessa passione, la stessa onestà e dignità. Le accomuna l’esperienza dell’antifascismo, la partecipazione alla Resistenza, la laurea in lettere conseguita alla Cattolica di Milano, l’insegnamento e la vita parlamentare.

L’intitolazione delle due strade fa parte delle iniziative organizzate dal Comune di Castelfranco nell’ambito della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con la collaborazione di Soroptimist International Italia Club Valdarno Inferiore, associazione che porta avanti il progetto di toponomastica femminile a livello nazionale già da diversi anni.

“Il progetto nazionale, partito nel 2013 per volontà dell’allora presidente nazionale Professoressa Anna Maria Isastia, docente di Storia moderna e contemporanea alla Sapienza di Roma, è mosso dal presupposto che anche le donne sono state, e sono, protagoniste della storia politica, sociale, culturale, letteraria e scientifica. La toponomastica femminile, in questo senso, è uno strumento per dare maggiore  riconoscimento culturale e sociale a donne protagoniste della storia, ma ingiustamente trascurate”, ha dichiarato la presidente del Club Valdarno Inferiore Alessandra Neri.

“È importante intitolare strade a nomi di donne per riportare alla luce le presenze femminili significative e ridisegnare le città e i paesi in una prospettiva di genere che renda visibili e presenti nella vita quotidiana delle comunità del territorio figure di donne passate alla storia per il loro impegno civile, politico, sociale, artistico e scientifico”, ha aggiunto.

Dal censimento nazionale condotto dall’Associazione Toponomastica Femminile, risulta che la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5% (in prevalenza madonne e sante), mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggira intorno al 40%, così l’idea di città trasmessa dalla toponomastica è quella di un luogo politico di affari e di azione tradizionalmente di appannaggio maschile.

Castelfranco di Sotto, come altri comuni del territorio non si allontana dalla media nazionale: su un totale di 257 strade, 108 sono intitolate a uomini e solo 7 a figure femminili tra cui Sibilla Aleramo, Grazia Deledda, Maria Montessori, Anna Magnani, Rosa Luxemburg.

Ultima modifica: lunedì, 07 ottobre 2024

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